di Elisa Pasquini

Il coro giovanile Toscano è la formazione che vuole rappresentare la qualità corale della nostra regione.
La squadra di serie A giovanile che raccoglie le eccellenze provenienti dalle realtà corali associate ad Act ma anche da percorsi individuali di studio musicale accademici e non.
Al Cgt si accede tramite audizione, che al momento si svolge da remoto, ma che fortunatamente si era già svolta per la maggioranza dei cantori in presenza, nella quale è necessario presentare il pezzo d’obbligo, un vocalizzo e un pezzo a scelta nel proprio registro.
Il limite di età va dai 18 ai 33 anni e sono selezionati dal direttore Elisa Pasquini che ha a sua volta superato l’audizione per prendere la direzione del gruppo nell’ottobre 2019, davanti al Coro Giovanile Toscano uscente e ad una commissione composta da Marco Berrini come componente esterno e due direttori toscani Alessandra Montali e Luca Stornello, tutti nominati dalla precedente presidenza Act.
Giunto alla sua terza edizione, ha già una bella storia di consensi e successi alle spalle provenienti dalle edizioni precedenti affidate ai maestri Paoli, Orlando, Materazzi e Nofri giungendo addirittura sul podio di un concorso appartenente al circuito del Gran Premio Europeo (Varna, Bulgaria). Ad ogni edizione l’organico si rinnova in base a criteri di età, residenza e domicilio ed attualmente sono in organico circa 30 ragazzi provenienti dalle province di Arezzo, Firenze, Prato, Pisa, Lucca e Grosseto.
Oltre ai requisiti di età, per partecipare è necessario essere residenti o domiciliati in Toscana, e proprio per questo abbiamo la fortuna ed il piacere di avere in squadra tanti ragazzi non prettamente toscani ma che studiano nella nostra regione, dalla Calabria, alla Puglia, alla Sardegna! Una possibilità aggiuntiva di arricchimento per i nostri giovani. Tra di loro sono presenti futuri cantanti, direttori di coro o di orchestra, pianisti, insegnanti, ricercatori, medici e tanti altri. Ragazzi ambiziosi e appassionati che trovano la volontà ed il tempo di elevare l’anima alla condivisione e ricerca del bello attraverso il fare  musica insieme perchè proprio come ci ricordava il grande Ezio Bosso: “la musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme”.
Il 1 marzo 2020 questo gruppo faceva la sua prima prova, ma come tutti abbiamo tristemente provato, purtroppo si è dovuto arrestare per riprendere con molte difficoltà nell’estate scorsa per pochi incontri.
I giovani componenti sono però carichi ed entusiasti di ripartire e lo faranno con un progetto ambizioso ed importante:
il Coro Giovanile Toscano, sarà protagonista dei festeggiamenti del 700° anniversario della morte del poeta Dante Alighieri, in un progetto che coinvolgerà 9 regioni d’Italia con i loro cori regionali, che confluiranno in una 4 giorni residenziale a dicembre 2021 a Firenze, patria del Sommo Poeta, nella nostra bellissima Toscana, fulcro importante del progetto, dove si concluderà il progetto dantesco.
Il progetto coinvolgerà il coro regionale di Puglia, Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Valle d’Aosta e Toscana per un totale di circa 300 coristi selezionati da tutta Italia. Ad ogni regione è stata data la possibilità di scegliere quale cantica della Divina Commedia elaborare e la Toscana si è aggiudicata il canto V dell’Inferno, nei versi dedicati all’amore tra Paolo e Francesca:

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Nel progetto sono altresì coinvolti 9 compositori italiani che scriveranno appositamente per il proprio coro regionale un pezzo sui versi scelti dai direttori e nel nostro caso sarà l’eccellente ed indiscutibile penna del M° Lorenzo Donati a scrivere per noi il pezzo AMOR. Tutte le nuove composizioni confluiranno successivamente in una pubblicazione nazionale con allegato CD in cui ogni regionale sarà chiamato a registrare la propria composizione.
Dunque il progetto c’è, il coro anche… non ci resta che sperare di poter portare in fondo questo progetto e che questa maledetta pandemia lasci vivere a questo gruppo fortunato di cantori, un’esperienza unica e significativa.