di Roberto Oligeri*  


Fra i tanti eventi importanti e di spessore, dei quali è stato protagonista  nella sua lunga carriera il Coro Lunigiana di Fivizzano – Licciana, tutti ricorderanno  due anni fa i coristi che lo compongono mentre  cantavano di fronte al Presidente della Repubblica Italiana ed a quello della Repubblica Federale di Germania in visita congiunta a Fivizzano; a questo va aggiunto quello recentissimo della partecipazione alle esequie del Principe Amedeo, morto a 78 anni d’età, Duca di Savoia e Duca d’Aosta, avvenute lo scorso lunedì 1° Luglio nella Basilica di Superga, a Torino, le cui spoglie sono state poi tumulate nella sottostante Cripta Reale, nella Sala delle Regine. Un grande onore, un invito di rilievo infatti quello ricevuto dai 30 cantori del Maestro Primo Ceccarelli, l’inossidabile creatore e direttore  del Coro Lunigiana, che hanno accompagnato con le proprie melodie la cerimonia funebre del Duca all’interno della Reale Basilica di Superga, capolavoro  dell’architetto Filippo Juvarra, risalente  al 1715, fatta edificare dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria dopo aver sconfitto i francesi che assediavano Torino.

A scegliere l’ensemble musicale di Fivizzano, monsignor Antonio Vigo, Cappellano della Marina Militare, amico personale da vecchia data dell’estinto, del di lui figlio Aimone e della famiglia Savoia – Aosta. Una cerimonia , dove erano presenti alla Messa funebre  e ad accompagnare il feretro: la principessa Silvia, il principe Aimone con la consorte Olga di Grecia ed i loro figli, inoltre le principesse Mafalda e Bianca con i propri familiari. Partecipava anche un rappresentante della principessa Maria Gabriella e vari componenti delle famiglie reali degli Asburgo e dei Borbone. Per le istituzioni pubbliche, vi era Viviana Ferrero vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino, il presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia, il presidente della Circoscrizione 8  Davide Ricca ed il vicesindaco della Città Metropolitana Marco Marocco. Sulla bara del Principe Amedeo, a fronte dell’altare, una corona di rose bianche e rosse, i colori di Casa Reale, il cappello a visiera della Marina Militare di cui lo scomparso era stato ufficiale; ai piedi del feretro vi era  un cuscino azzurro con sopra deposta la corona reale ed il Collare dell’Annunziata. Ai lati del feretro , un  picchetto della Marina  in alta uniforme , con trombettiere al seguito, ha reso impeccabilmente gli onori militari per tutta la durata della cerimonia. Con  sincera commozione, il figlio Aimone anch’egli a suo tempo ufficiale del Corpo ed attualmente manager al vertice  di una primaria società nazionale di pneumatici a Mosca per tutto il territorio della Federazione Russa, ha letto la “Preghiera del Marinaio”. Nella propria omelia, monsignor Vigo, ha ricordato in maniera toccante ed insuperabile i momenti salienti della vita del Principe Amedeo che a 10 mesi d’età ,è bene ricordarlo, su ordine personale  di Himmler il capo delle SS  venne internato insieme alla madre, Irene di Grecia,  nel campo nazista di Hirschegg in Austria. “Per lui – ha detto il prelato – non è stato facile, né scontato coniugare lungo il percorso di tutta la sua esistenza  i valori della sua dinastia reale e la devozione alla Repubblica. Ma l’ha sempre fatto con tutto sé stesso”. Monsignor Vigo, ha inoltre letto il messaggio del Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone in ricordo  del Principe scomparso: ” Mi piace pensare al rito funebre presso gli Asburgo a Vienna – recita lo scritto dell’Ammiraglio – quando di fronte la porta della cripta della Chiesa dei Cappuccini si deve bussare e questa si apre per fare entrare il feretro solo la volta in cui il Cerimoniere aggiunge, dopo il nome del defunto la frase  <E’ un povero peccatore>”. Successivamente  le tradizionali canzoni religiose con cui hanno accompagnato la funzione, al termine della Messa, i coristi hanno intonato la trascinante “Signore delle Cime” e le note del Coro Lunigiana sono echeggiate alte fra le navate della Basilica, trasportate in ogni angolo da un’acustica d’incanto. “Coro semplicemente sublime! Un Coro Superlativo ,a detta di tutti a cominciare dai Savoia e dagli Asburgo” – comunica con un messaggio Monsignor Antonio Vigo – un evento in cui i discendenti dei boscaioli, dei pastori della Lunigiana e dei carbonai dell’Appennino hanno fatto omaggio delle loro note, per il suo ultimo viaggio terreno, al rappresentante di una famiglia che ha scritto la storia del Vecchio Continente. Ed a me, a dir poco, questo, come minimo, sembra un fatto straordinario.”

*Cantore del Coro Lunigiana e cronista de La Nazione

Foto:

In evidenza il Coro Lunigiana con l’Ammiraglio Mons. Antonio Vigo

Feretro – a lato il figlio Aimone

Principesse con organista e flautista

Principe Aimone