“Cantando in giro per la Toscana e non solo…”

A cura di Edoardo Materassi

Ogni paese, ogni borgo della nostra fantastica Toscana è come uno scrigno che custodisce storia, storie e curiosità preziose… e corali!

“Coro Animae voces”

Bagno a Ripoli

Comune italiano della  città metropolitana di Firenze.

Il Gonfalone del Comune di Bagno a Ripoli riproduce lo stemma comunale, raffigurante un leone in campo azzurro, con soprastante una tiara pontificia e delle chiavi incrociate; sulla sinistra sta una balestra armata con un ramo di rose rosse e sormontata da una stella a sei punti.

LOCATION

Definito il “Giardino più delizioso della Toscana”, per la sua natura rigogliosa, il Comune di Bagno a Ripoli  si estende a sud del fiume Arno ed a sud-est di Firenze da cui dista ca. Km. 12,00=. su terreni pianeggianti per circa un terzo della sua superficie e per la restante parte su terreni collinari. Occupa da una parte la zona del Valdarno Superiore mentre dall’altra una parte del Chianti. 

Da Firenze si raggiunge verso sud con SS. 67, mentre da sud con l’autostrada E35.

Le due strade  sono raccordate ad ovest di Bagno a Ripoli,  da Via Giovanni Agnelli.

Bagno a Ripoli

STORIA

Bagno a Ripoli sorge come villaggio etrusco con il nome di “Marm” forse sin dal II°  sec. a.c., divenendo in seguito luogo di commercio con la vicina Firenze.

Il periodo etrusco – romano  è testimoniato  da numerosi ritrovamenti archeologici. Uno di questi è il famoso “Sasso Scritto” un cippo in pietra arenaria scoperto negli anni ’70 sulle rive del Borro di Calcinaia, presso Gavignano, e recante un’iscrizione etrusca di cui sono leggibili le parole “Tular spular” che significa “confine della comunità” (il sasso serviva per demarcare probabilmente i confini della comunità etrusca di Fiesole, sull’antica via di comunicazione tra il Sud e il Nord dell’Etruria).

Il nome di “Bagno” probabilmente proviene da resti di antichi luoghi termali, sulla sinistra della strada che porta all’ospedale di Ponte a Niccheri.

Il nome “Ripulae” ricorda invece le opere di difesa idraulica erette per difendere la zona  dalle esondazioni  dell’Arno, poco  distante a nord

Il territorio, da sempre dedito all’agricoltura, fu considerato un modello di gestione agraria.

E. Repetti 1833,  nel suo Dizionario geografico fisico e storico della Toscana, lo definì, “ ….il giardino più delizioso, più fruttifero, più popolato, di ville, di palazzi, di chiese, di abitazioni fra quanti formano ghirlanda alla bella Firenze”.

Gli attuali confini furono conferiti nel 1900 dopo una serie di riduzione  della superficie comunale  dalla  fine del 1700.

TURISMO

Agricoltura e pregevolezza del paesaggio sono la più antica e la vera ricchezza di questo territorio, soprattutto a partire dal Medioevo quando le fertili campagne di Bagno a Ripoli cominciano a essere “colonizzate” dalle nobili famiglie fiorentine.

Lo stretto legame tra arte, fede e storia è ribadito da  numerosi edifici sacri ricchi di testimonianze artistiche nella cittadina e nelle vicinanze.

A Bagno a Ripoli da vedere:

  • SPEDALE DEL BIGALLO – Detto anche FONTEVIVA – Nella cittadina di Bagno a Ripoli.  Esso è Legato alla tradizione dei pellegrinaggi e fu edificato all’inizio del 1200 per dare ricovero a poveri e pellegrini- Oggi  ostello della gioventù, nonché sede di prestigiosi eventi (cene, degustazioni, mostre) presso le sale monumentali e il suggestivo “hortus conclusus”.
  • PIEVE DI  SAN PIETRO

Pieve di San Pietro

  • CASTELLO DI QUARATE – Km.6,5 –  Lungo la strada che va da Grassina a San Polo; antico fortilizio di origine longobarda (IX° sec. d. C.) la cui torre oggi è sormontata da piante di ulivi.
  • PIEVE DI VILLAMAGNA SAN DONNINO  (XI sec.) –  Km. 4,2 – con il tipico impianto basilicale a tre navate e una ricca SERIE  di affreschi opera del Buggiano, di Mariotto di Nardo, Maestro di Signa e di Francesco Granacci, amico di Michelangelo.
  • PIEVE DI  SANTA MARIA A QUARTO (XIII° Sec.) – Km,. 1,2 –  Al cui interno è conservata una Madonna in trono di Bicci di Lorenzo.
  • ORATORIO DI SAN TOMMASO A BARONCELLI (XII SEC.) – Km. 5,7 –  Geloso custode del famoso Crocifisso Miracoloso che ai tempi del granduca Cosimo salvò tanti ripolesi dalla pestilenza,
  • CONVENTO DELL’INCONTRO – Km. 8.6 – Antico fortilizio longobardo utilizzato, convertito a romitorio per eremiti dal VIII sec. e quindi ampliato in convento a partire dal 1716 grazie all’opera di San Leonardo da Porto Maurizio, ideatore della Via Crucis.
  • ORATORIO DI SANTA CATERINA, – Km. 3,5 –  Tesoro dell’arte gotica, fatto costruire nel XIV secolo dalla famiglia Alberti e pregevolmente affrescato da tre grandi maestri della pittura italiana, Maestro di Barberino, Pietro Nelli e Spinello Aretino, con il ciclo pittorico dedicato alla vita e ai miracoli di Santa Caterina d’Alessandria. Oggi l’Oratorio è sede suggestiva per importanti mostre di arte contemporanea.

Oratorio di Santa Caterina – Interno

Sulle sponde dell’Arno, documento vivo del rapporto tra l’ uomo e il fiume fiorentino per eccellenza, sorge il trecentesco complesso delle

  • GUALCHIERE DI REMOLE, – Km. 6,3 –  prima castello e poi, nel XIV sec., riconvertito dalla potente casata degli Alessandri e degli Albizi a opificio per la lavorazione della lana, la cui produzione rappresentava una grande fonte di ricchezza per molte nobili famiglie fiorentine. Le Gualchiere di Remole sono una delle pochissime testimonianze europee di archeologia industriale, ancora integre, sull’utilizzo della ruota idraulica e su un sistema di produzione interamente incentrato sull’acqua.

Gualchiere di Remole

  • VILLA LA TANA – Km. 7,3 – Dimora di Bianca Cappello amante di Francesco I de’ Medici,
  • VILLA MONDEGGI – Km. 5,5 con le sue sale affrescate e il lussureggiante parco ricco di giochi d’acqua,
  • VILLA LAPPEGGI – Km. 4,7 –  trasformata in reggia dall’architetto Alessandro Ferri per volontà del gaudente cardinale Francesco Maria de’ Medici che ne fece rifugio per poeti, artisti e maestri cucinieri.
  • VILLA IL RIPOSO – Km. 6,8 –

Villa “Il riposo”

  • FONTE DI FATA MORGANA  – All’interno del parco di questa dimora è un  esempio di architettura da giardino opera dell’artista fiammingo Giambologna (fine XVI sec.), unica del suo genere poiché a metà tra i tradizionali ninfei e grotti.

La Fonte di Fata Morgana

Tra le manifestazioni di Bagno a Ripoli si ricordano:

  • Giostra della Stella  – Palio delle Contrade  – 2° domenica di settembre – manifestazione in costume nella quale i rappresentanti delle contrade si sfidano in varie gare di abilità concluse dallo spettacolo pirotecnico
  • Antica Fiera di Antella a fine settembre

Enogastronomia

Mangiar bene

Mangiare e bere  bene da queste parti è una questione molto semplice: c’è soltanto l’imbarazzo della scelta. E’ stata fatta una scelta molto ristretta per una semplice necessità grafica.

  • Gnudi di ricotta di pecora

Gli gnudi sono dei ravioli nudi, senza la pasta esterna, solo con l’interno di ricotta e spinaci. Tipici della tradizione contadina, toscana, è un primo piatto forte e delicato al tempo stesso. Un gnocco di ricotta, quindi, che un pizzico di farina aiuta a tenere intero, senza che sia distrutto dalla cottura.

  • La Ribollita

La Ribollita toscana è un primo piatto caldo e sostanzioso tipico della cucina povera toscana: si tratta di una zuppa di pane raffermo e verdure i cui ingredienti principe sono il cavolo nero, la verza e i fagioli. Secondo la tradizione contadina, veniva preparata il venerdì, giorno di magra, mettendo insieme gli avanzi del giorno precedente e poi fatta bollire più volte sul fuoco lento; prima con le sole verdure, poi con l’aggiunta del pane duro, da qui il nome “ribollita” : più viene cotta, più diventa buona per i giorni successivi!

  • La Schiacciata con l’uva

E’ così chiamata anche “Ciaccia con l’uva” (a Firenze “Stiaccia”); è una focaccia dolce tipica della cucina Toscana.  Realizzata con un impasto lievitato simile a quella del pane, ripiena e condita con uva nera, zucchero e olio! Dalla consistenza morbida, profumo e sapore intenso di mosto! Una bontà davvero unica che ha origini povere, come raccontano anche i suoi ingredienti; che si prepara durante il periodo della vendemmia, settembre e ottobre.

Bere bene

Tra le varietà coltivate nella zona di Bagno a Ripoli spicca su tutti il Sangiovese. Ma son presenti anche  altri vitigni di alta qualità come  il Merlot ed altri ancora come il Trebbiano, la Malvasia, il Ciliegiolo ed il  Canaiolo.

I vini prodotti sono: I.G.T. Toscano Rosso con una gradazione di 13°  ed in minore quantità I.G.T. Toscano Bianco e Rosato.

Il territorio della zona è caratterizzato da un clima caldo/umido e dal tipico terreno di medio impasto, con notevole presenza di scheletro, ricco in argilla.

Una particolare attenzione è rivolta all’esposizione delle viti, infatti le vigne sono posizionate  su pendenza media, rivolte a Sud/est, per garantire la massima esposizione solare durante tutta la giornata.

Associazione Corale “Animae Voces”

Il coro “Animae Voces” nasce nel 2001 ed stato diretto fin dalla sua fondazione dal M° Edoardo Materassi.

Elemento distintivo del coro è la capacità di interpretare brani classici della polifonia europea a brani provenienti dal mondo africano e caraibico, dalle armonie struggenti della musica ebraica ai ritmi della musica balcanica.   L’ attenzione dedicata

alla ricerca dei brani tratti dalla tradizione, oltre ai numerosi arrangiamenti scritti per il coro da vari compositori, permettono di presentare un repertorio vario ed originale. L’associazione Animae Voces è impegnata nella promozione  e diffusione della musica corale organizzando ogni anno in collaborazione con A.T.C. il seminario “ Sing Learn and Share” rivolto a tutta la coralità amatoriale e non della Toscana.